Georg Maria Güntensperger dice NO all’iniziativa contro gli Accordi bilaterali
Georg Maria Güntensperger
Wie kann eine Mehrheit der Schweizer die EU zu einem Feindbild hochstilisieren, wo doch fast siebzig Prozent unseres Aussenhandels mit eben dieser verschmähten Europäischen Union vonstatten geht und deren drei grössten und wichtigsten Länder unsere Nachbarn sind, deren Sprachen wir sprechen, deren Fernsehprogramme wir konsumieren, deren Fussballligen wir verfolgen, deren Musik wir hören, deren Schriftsteller wir lesen, deren Kulturen wir teilen und die doch unsere besten Freunde sein müssten?
Ecco di cosa si tratta
L'iniziativa per la limitazione dell'UDC prende di mira ancora una volta la via bilaterale. L'obiettivo è limitare la popolazione residente permanente in Svizzera a 10 milioni di abitanti entro il 2050, obbligando il Consiglio federale a resiliare l'accordo sulla libera circolazione delle persone, se questa soglia venisse superata prima. Con quali conseguenze? Lungi dal risolvere il problema dell'immigrazione, l'iniziativa ne creerebbe molti altri. In primo luogo, in virtù della clausola ghigliottina sarebbe tutto il pacchetto Bilaterali I a cadere, con conseguenze estremamente negative per le nostre imprese che perderebbero l'accesso facilitato al mercato unico europeo. Secondariamente, l'iniziativa aggraverebbe il problema della carenza di manodopera e i problemi dell'AVS causati dall'invecchiamento della popolazione. Infine, la Svizzera si troverebbe privata della cooperazione nell’ambito di Schengen/Dublino, ciò che provocherebbe un aumento dell'immigrazione illegale e delle richieste di asilo, un vero e proprio autogol!