Christian Schmid dice NO all’iniziativa contro gli Accordi bilaterali

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Christian Schmid

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Die Schweiz braucht den Austausch und Fluss von Waren, Arbeitskräften, Strom, Studien- und Forschungsplätzen mit ganz Europa um den Wohlstand und die Lebensqualität halten zu können. Ebenso braucht sie als Exportnation von Dienstleistungen und Hightechprodukten, Rechtssicherheit bei Gesetzen und Normen. Die SVP bedroht mit dieser Initiative Alles was sich die Schweiz in den letzten 30 Jahren aufgebaut hat. Deshalb klar Nein!

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Ecco di cosa si tratta

L'iniziativa per la limitazione dell'UDC prende di mira ancora una volta la via bilaterale. L'obiettivo è limitare la popolazione residente permanente in Svizzera a 10 milioni di abitanti entro il 2050, obbligando il Consiglio federale a resiliare l'accordo sulla libera circolazione delle persone, se questa soglia venisse superata prima. Con quali conseguenze? Lungi dal risolvere il problema dell'immigrazione, l'iniziativa ne creerebbe molti altri. In primo luogo, in virtù della clausola ghigliottina sarebbe tutto il pacchetto Bilaterali I a cadere, con conseguenze estremamente negative per le nostre imprese che perderebbero l'accesso facilitato al mercato unico europeo. Secondariamente, l'iniziativa aggraverebbe il problema della carenza di manodopera e i problemi dell'AVS causati dall'invecchiamento della popolazione. Infine, la Svizzera si troverebbe privata della cooperazione nell’ambito di Schengen/Dublino, ciò che provocherebbe un aumento dell'immigrazione illegale e delle richieste di asilo, un vero e proprio autogol!
 

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